Odio l'amore... o forse no, (Italian Edition) by Lidia Ottelli

Odio l'amore... o forse no, (Italian Edition) by Lidia Ottelli

autore:Lidia Ottelli [Ottelli, Lidia]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-06-29T22:00:00+00:00


Supero la zona pericolo senza Alessandro. La sua stanza è sempre in ordine e appena entrata devo chiamarlo e lui mi dà le indicazioni. Cose da pazzi. Prima di prendere il cellulare spio… non è una bella cosa, ma io amo spiare le stanze altrui.

Le valigie sono allineate perfettamente davanti al letto, ha lasciato fuori solo quello che deve usare in questi due giorni. Mi avvicino al bagno, il suo profumo… me lo spruzzo sul polso, «mmm… mi attizza questo profumo».

Vago per la stanza spiando in ogni angolo fino a che il cellulare inizia a suonare.

«Pronto?»

«Hai sbagliato camera?»

«Certo che no, ti stavo chiamando» bagnoschiuma delicato alle mandorle, «dimmi».

«Vai in camera, apri il primo cassetto del comodino dal lato destro» mi dà le indicazioni.

«Vado».

Lascio il bagnoschiuma al suo posto e vado in camera. Devo essere sincera, sono curiosa.

Mi siedo sul letto e apro il cassetto. Di fronte a me appare un pacchetto rosso con un fiocco oro.

«Ci sei?» Mi dice al telefono.

«Sì».

«Aprilo».

Prendo il pacco e inizio a scartarlo. Una scatola nera emerge in mezzo a quella carta da regalo, apro.

Il mio bracciale in oro bianco intrecciato.

Silenzio.

Il mio bracciale in oro bianco intrecciato! Aggiustato!

«Il mio…»

«Sì, ho capito che ci tenevi e te l’ho fatto aggiustare».

«Non so cosa dire… io» la mia espressione smarrita non mi dà modo di dire altro.

«Sam, ci sei ancora?»

«Sì».

«Ora puoi scendere» mi chiede.

«Sali tu» dico a bassa voce.

«Cosa?»

Mi schiarisco la voce. «Ti aspetto qui».

Senza dubbio questa è la giornata più lunga, imbarazzante della mia vita.

Non passa nemmeno un minuto da quando ho chiuso la chiamata che lui compare davanti a me.

«Ma- ma sei già qui?»

«Certo, ero qui fuori».

Sono basita.

«Tutta questa sceneggiata e stavi qui fuori? Ed io che ti ho detto di salire… sono una…»

Mi abbraccia stringendomi forte a lui. «Sei bellissima, ecco cosa sei» mi sussurra, «scusa per stasera. Scusa per tutte le altre volte che mi sono comportato da stronzo».

«Ale…»

«Lasciami continuare ti prego».

«Okay».

«So che questo nostro strano rapporto ti fa paura, è lo stesso per me. Non voglio obbligarti ancora a vedermi se non vuoi. Io ci tengo a te. Sei diventata una dolce ossessione». Mi stringe più forte. «Se tu non vorrai più vedermi, io partirò e non tornerò, così potrai liberarti di me».

Ma cosa sta dicendo?

«Non voglio che reputi la nostra storia una cazzata».

Ora capisco!

«Ti prego, dimmi se non vuoi più vedermi e io sparirò. Perché sei l’unica donna a cui tenga veramente e non solo per il sesso».

Oh dio, si sta dichiarando, ora svengo, mi gira forte la testa e mi cedono le gambe.

«Sam, ti prego qualcosa».

«Sei uno stupido».

Ride sulle mie spalle, «Pensavo ad altro, ma è un inizio».

«Le cose sì fanno in due. Se mi sono lasciata trasportare da te, è perché lo volevo e lo voglio ancora. Non mi hai obbligato a fare niente».

Mi gira la testa. Mi viene da vomitare, è questo è l’amore? Mi sa che cupido ha sbagliato freccia invece di quella con il siero dell’amore mi ha dato del Gutalas.

«Ale, io…» Sento i cori angelici che cantano ALL YOU NEED IS LOVE dei Beatles.



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